martedì 1 marzo 2011

Giornalino N°9 - L'Editoriale di Mik#17

Navigavo su internet per farmi illuminare da un’idea da condividere con voi quando mi sono imbattuta in questo aforisma: Le grandi anime posseggono la volontà, quelle piccole solo i desideri.
Da buona sportiva ho subito pensato a qualche impresa di grande valore come quella realizzata da Abele Bikila durante le Olimpiadi di Roma 1960 quando l’atleta etiope vinse la maratona a…piedi nudi. Quale esempio di volontà maggiore potrebbe esserci?
Lo sport è un campo della vita dove per distinguersi è necessario, più che altrove, un grande impegno sia sotto il profilo fisico che sotto quello mentale. Oggigiorno si sa che se qualcuno ha le doti per gareggiare ad alto livello, ciò che fa la differenza è la “testa” ovvero la sua volontà.
Qualche giorno fa leggevo l’intervista ad un campione di atletica a cui hanno chiesto qual era il suo sogno di bambino e ha risposto: vincere un titolo mondiale. Che poi da adulto ha vinto.
Quanti di noi hanno sognato "che ne so" di diventare attrici famose, atlete da nazionale o…stiliste? E quante ci sono riuscite? Logicamente spesso non bastano solo volontà e doti. Ci vuole anche un pizzico di fortuna ma…vorrei fermarmi a riflettere su questo punto: quanto fanno le doti innate e quanto fa la volontà?
Da quando c’è vita sul nostro pianeta sono nate e vissute miliardi di persone però solo alcune di queste sono diventate davvero famose, solo alcune hanno raggiunto successi (o sconfitte) in grado non solo di essere ricordate ma anche di cambiare la storia. Quindi non parlo solo di sport. Parlo di persone che si sono discostate dal grande numero, dalla massa per seguire (o semplicemente) assecondare quella che era la loro natura e volontà. Non è cosa da tutti. Ogni volta che si prova a fare qualcosa di nuovo si è di fronte ad una doppia possibilità: successo o sconfitta. E ogni esito influenzerà inevitabilmente la nostra esistenza e la nostra personalità.
Mi viene così in mente un altro detto secondo me legato al primo: non è forte chi non cade mai ma chi una volta caduto è capace di rialzarsi ancora. Questo perché è difficile trovare qualcuno che non abbia mai sbagliato o perso e soprattutto chi non si sia lasciato abbattere dagli ostacoli incontrati sul suo cammino. La differenza sta qui, nel riuscire non solo a capire dove si è sbagliato ma nell’accettare l’errore e farne tesoro. Capisco sia facile cadere nella retorica ma trovo che il significato dell’aforisma stia qui: è dell’animo umano invidiare felicità e ricchezze altrui ma l’invidia è un brutto sentimento che appartiene alle piccole anime che non provano mai a mettersi in gioco e si rassegnano a desiderare le cose senza mai provare ad ottenerle davvero.
Pensate a:
una persona che avete provato a conquistare.
Un corso di studi che avete provato ad affrontare.
Un viaggio che tutti vi avevano sconsigliato di fare.
Una partita quando pensavate di stare male.
In qualche modo ognuno di noi nel corso della sua vita ha usato la sua volontà per ottenere qualcosa.

La vita è un continuo proporsi di situazioni che non bisognerebbe semplicemente subire e desiderare che vadano come vorremmo ma è anche un continuo proporsi di possibilità che sta solo a noi cogliere ed affrontare. Solo chi è pronto a rischiare e a mettersi in gioco, è pronto a ricevere e ottenere quello che gli altri desiderano soltanto!
La vita è una sola e non vale la pena di passarla sperando che qualcuno la decida per noi, che sia Dio, il superenalotto o un fulmine!
Buona serata a tutti buone anime, sta solo a noi decidere cosa essere J

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