martedì 15 marzo 2011

Giornalino N°10: L'Editoriale di Mik#17

Cara mia,
questa lettera è solo per te.
Sono tanti anni ormai che ci conosciamo. Mi ricordo ancora quando ti ho vista per la prima volta…non capivo bene chi fossi e i nostri primi incontri non sono stati memorabili: io mi avvicinavo e tu eri sempre sfuggente. Fin dall’inizio però, quando riuscivo a stringerti tra le mie braccia, sentivo una soddisfazione unica e provavo un sentimento strano pensando per la prima volta: “sei mia!”.
Crescendo ne ho incontrate altre mille, ognuna diversa per forme e colori. Ad ognuna di loro ho dato un pezzo del mio cuore, ricevendo sempre qualcosa, anche solo un ricordo legato ad un paio di ore.
Si dice che con gli anni i rapporti cambino: si cresce e le cose non si possono vivere sempre nello stesso modo perché noi siamo i primi a cambiare. Siamo cambiate anche noi. È stato inevitabile. A volte doloroso. Un giorno arriva qualcuno e ti dice: “guarda che non sei più una bambina…” e cerchi quindi di fare ciò che gli altri si aspettano da te. Solo io e te sappiamo che non ci siamo mai lasciate, che si qualcosa è cambiato ma che…ci siamo sempre, una per l’altra. Tu sei l’unica che sa la felicità che sai regalarmi e a volte…te ne fai beffa, stai li a guardarmi e sembri sorridere dicendomi “tanto non mi resisti”. E succede quasi sempre così! Io che cedo e mi avvicino e penso solo a te. Non c’è stagione che tenga, non c’è spazio che mi freni. Sono gelosa delle altre persone che hanno a che fare con te, invidio i bambini che hanno tutte le tue attenzioni e mi vergogno ad ammettere che ogni tanto non vedo l’ora di essere sola con te per tornare ad essere insieme quelle di un tempo.
Poi diciamola tutta: non sei neanche mai stata una tipa pretenziosa! Ti dicevo: andiamo in cortile e ti andava bene, giochiamo con gli altri e mi dicevi sempre si. Ogni tanto eri appesantita, io magari non ti guardavo per un po’ e tu? Cercavi di attirare la mia attenzione così! Ma bastava aria nuova per farti tornare come prima!
I miei primi ricordi felici sono legati a te e ancora oggi sei un punto fermo della mia vita. A dire il vero ti muovi sempre come vuoi tu, sei quello che si definisce uno spirito libero ed imparare a “controllarti” è stata un’impresa che non ho ancora portato a termine.
Volevo che tu sapessi questo, mia cara PALLA: sei stata il regalo più azzeccato della mia vita e non sarò mai troppo grande per metterti da parte! Con tutto il mio bene, Micka.

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