- Ciao Sara, se penso a te penso alla ProPatria, squadra di cui sei stata per anni colonna e testimonial. Se tu pensi alla Pro cosa pensi?
“Penso al mitico ALESSIO TROMBETTA!!! E soprattutto alle soddisfazioni che mi sono tolta nel giovanile insieme a un gran bel gruppo...”
- Questo è il tuo primo anno in una società nuova: sensazioni e considerazioni.
“Devo dire che mi è andata moooooolto bene!!! Il gruppo è una meraviglia, mi trovo benissimo. Avevo bisogno di cambiare aria e qui si respira un'aria buonissima. C'è da dire che il campionato sta andando bene e che il “vero” verrà fuori quando si inizierà a traballare un po' ma per ora sono davvero soddisfatta...è una nuova vita!”
- Per anni sei stata considerata un fenomeno della pallavolo. Questa cosa la percepivi e come la vivevi?
“Sinceramente no! Infatti mi sono stupita quando mi avete raccontato “inchiniamoci a SaraAngeli”! (a livello giovanile quando si parlava di lei, si alzavano cori estasiati).
- Sei stata fortunata ad essere cresciuta in ProPatria, una società che a livello regionale ha sempre riunito giovani interessanti. Quali erano i tuoi sogni di bambina?
“Sono sempre stata una bambinetta stupida…su di me non ho mai scommesso un centesimo. Volevo giocare e divertirmi e per farlo al meglio volevo e dovevo vincere tutto!!! Quindi il mio sogno poteva essere vincere tutte le partite di un campionato”
- Sogno modesto! Non sognavi la serie A, la nazionale?
“Guarda mi hanno smontato subito, in seconda elementare non mi hanno preso nel minivolley perché troppo bassa. Non dico da questo momento, ma da alcuni anni dopo ho capito che sono troppo bassa per arrivare quindi nessun obiettivo del genere. Voglio arrivare nella categoria giusta per me e quando non avrò i mezzi per fare il salto di qualità, perché troppo alta, sarò soddisfatta così”.
- Sei molto giovane eppure hai avuto e superato molti infortuni. Me li elenchi?
“Distaccamento spina iliaca sinistra, 2 strappi addominali, 2 interventi ai legamenti crociati delle ginocchia, cuffia e cercine della spalla con legamento del capoluogo del bicipite staccato”.
- C’è mai stato un momento in cui hai pensato di smettere?
“Si l'anno scorso verso gennaio...ho fatto fatica a recuperare dalla spalla, ero scontenta di andare in palestra e volevo smettere. Poi i miei genitori e Luciano Mauro (suo ex coach n.d.r.) mi hanno convinto a provare prima a cambiare società e vedere come sarebbe andata. Scelta azzeccata ”.
- Questo nostro anno di B2 è iniziato benissimo. Qual è il tuo personale obiettivo (oltre ad arrivare a ricevere tutte ++ quando sono in prima linea io)?
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